Saggezza del Cuore: Come Non Farti Fregare dalla Tua Mente (Manuale per Ex Buddha in Saldo)

Posted by Matteo "Il Mistico del Metaverso" Ricci on October 15, 2023 · 7 mins read

La Saggezza del Cuore (e di Quella Volta che Credevo di Essere Buddha in Versione Discount)

Avevo iniziato questo articolo come l’ennesimo post rimasticato, riscritto e impacchettato con la solita aria da guru improvvisato. Immaginate: io, in pigiama, con la tazza di tè freddo e l’espressione ispirata di uno che ha appena scoperto l’acqua calda. “Scriverò della saggezza del cuore!”, pensavo, gonfio di un entusiasmo da novello Siddhartha sotto l’albero del Wi-Fi. Poi, ovvio, la realtà: tre bozze cancellate, la playlist su Spotify che passa da Mozart a Fedez, e la consapevolezza che forse, forse, non sono l’illuminato che credevo.

Ma tant’è. Perché parlarvi del cuore? Perché viviamo in un’epoca che venera la logica come se fosse l’unico dio in circolazione. Tipo, se domani Amazon iniziasse a vendere emozioni, le recensioni a una stella direbbero: “Prodotto difettoso, non si misura in Excel”. Eppure, c’è questa cosa qui, sotto la costola sinistra, che batte e sussurra cose tipo “Ma davvero vuoi passare la vita a fare riunioni su Zoom con gente che parla di sinergie?”.

La Saggezza del Cuore: No, Non è la Tua Ex su Instagram

Il cuore non è quel cosumo romantico da film di Natale, né la scusa per mandare messaggi ubriachi alle 3 di notte. È più un vecchio saggio che fuma la pipa in un angolo del petto e ti osserva mentre compri il terzo corso su come “diventare produttivo”. Le tradizioni spirituali lo sanno: i sufi lo chiamano specchio divino, i buddhisti sorgente di compassione, Gesù ci ha fatto un discorso sull’amore che ancora ci fa sentire in colpa a Pasqua.

E noi? Noi abbiamo sostituito tutto con le notifiche. Scegliamo carriere come se fossero abbonamenti Netflix, relazioni come se fossero promo del Black Friday, e poi ci chiediamo perché ci sentiamo come i personaggi secondari nella nostra vita.

Ecco, per esempio, poprio l’altro giorno, mentre compilavo un foglio Excel per tracciare i miei “obiettivi trimestrali”, ho avuto un’illuminazione da supermercato: “Ma se invece di pianificare la felicità, la vivessi?”. Il cuore, a quel punto, ha sghignazzato.

Quando la Mente Fa il Capo Ufficio (e il Cuore Sciopera)

Ti è mai successo di prendere una decisione perfettamente razionale—tipo accettare quel lavoro ben pagato che ti spegne l’anima—e sentirti come se avessi ingoiato un sasso? È il cuore che ti spara un meme tipo: “Caro collega, le segnalo che questa scelta puzza di compromesso”.

La mente è quel tipo che organizza la vita in cartelle colorate, il cuore è l’artista dislessico che scarabocchia poesie sui post-it. E il problema non è chi ha ragione, ma come farli collaborare. Perché sì, senza la mente non pagheremmo le bollette, ma senza il cuore vivremmo in un condominio di anime in affitto.

Domanda retorica (perché amo farvi sentire in colpa): Quando è stata l’ultima volta che avete fatto una scelta seguendo un brivido nelle viscere, invece di un pro-contro su Evernote?

Esercizio Pratico (No, Non Serve Stare a Loto)

Riconnettersi al cuore è più semplice che montare un mobile dell’IKEA, promesso. Prova così, tanto per iniziare:

1. Spegni il telefono. **Sì, anche TikTok.**

2. Siediti da qualche parte che non sia la tua solita sedia ergonomica.

3 .Fai tre respiri profondi. Se ti viene da sbadigliare, è normale: è il corpo che si ricorda di esistere.

4. Poni una mano sul petto e chiedi: "Ehi, cosa vorresti fare adesso, oltre guardare serie TV?".

Aspetta. Non forzare risposte da manuale di coaching. Magari arriva un’immagine: quel viaggio in Grecia rimandato da cinque anni, la voglia di imparare a suonare l’ukulele, o semplicemente l’urgenza di piangere un po’. Non giudicare. Il cuore parla per metafore, non per slide PowerPoint.

La Mente è Utile, Ma Non è il Padrone di Casa

Attenzione: non sto dicendo di licenziare la ragione e trasferirsi in un ashram. La mente è quel bravo ragazzo che ti ricorda di pagare le tasse, il cuore è l’amico che ti porta a fare un giro in moto a mezzanotte. L’equilibrio? È quando usi la mente per navigare, ma lasci al cuore il ruolo di bussola.

Metafora improvvisata (scusate l’ardore): La vita è come un ristorante. La mente legge il menu e calcola le calorie, il cuore ordina il dolce perché “stasera me lo merito”.

Un Atto d’Amore (Che Non Richiede Cardio)

Oggi, regalati 10 minuti di autenticità. Non servono ore di meditazione o cene bio: basta una cosa che ti faccia sentire vivo. Io, ieri, ho passeggiato senza meta e ho parlato a un gatto randagio. Risultato? Mi sono sentito più me stesso che in tutte le riunioni del mese.

E se proprio vuoi un consiglio spirituale serio: ascoltati. Non come fosse un compito, ma come se stessi parlando all’amico più antico che hai.

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Grazie. Ora spegni sto telefono e vai a fare quella cosa che il cuore ti sta suggerendo da tre paragrafi.

Matteo Ricci, ex aspirante Buddha, attualmente in fase di ascolto delle proprie viscere.